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Ruote non omologate. Cosa rischio?

Ruote non omologate. Cosa rischio?

Ruote non omologate. Cosa rischio?

Capita spesso di ricevere e-mail come questa:

Salve vorrei un’informazione, ho acquistato un auto Audi a 4 del 2016 e mi sono accorto pochi giorni fa che i cerchi sono da 18 pollici mentre sul libretto non li riporta… ho provato a chiamare al concessionario dove ho acquistato l’auto ma mi ha detto che i cerchi da 18 sono normali ma sul libretto non riporta nessun cerchio da 18, come devo comportarmi con il concessionario?”

La prima cosa che mi sento di rispondere a questo sfortunato cliente è di fermare immediatamente il veicolo e di non circolare in questa situazione! Capiamo il perché…

 

Cosa dice il codice della strada

Per la legge Italiana si possono installare sul veicolo solo ed esclusivamente pneumatici e cerchi omologati le cui dimensioni siano correttamente riportate sul libretto di circolazione. Per chi circola con pneumatici diversi da quelli riportati sul documento di circolazione il rischio è incorrere ad una sanzione di 419€, ritiro immediato della carta di circolazione e obbligo di verifica tecnica (collaudo) in motorizzazione, oggi chiamata Dipartimento dei trasporti terrestri.

Ma la conseguenza più seria potrebbe arrivare in caso di sinistro, l’assicurazione potrebbe rivalersi sul proprietario per tutto l’importo pagato per i danni causati a terzi.

Come seconda cosa che posso dire al nostro cliente è di rivolgersi al concessionario, in via bonaria, spiegare la situazione e pretendere l’installazione di ruote omologate, nel caso preso in esame ruote e pneumatici da 17 pollici. Se ovviamente vi fosse un rifiuto, la via legale è l’unica percorribile, eventualmente con la richiesta di danni per il fermo veicolo.

Ma perché il concessionario ha risposto: “che i cerchi da 18 sono normali”, di fatto questa risposta è insensata, ma non del tutto falsa.

In effetti l’auto con molta probabilità è omologabile anche con ruote da 18 o da 19 pollici e spesso l’allestimento del veicolo nuovo lo prevede, ma il produttore quando effettua l’immatricolazione non sempre segnala alla Motorizzazione civile tutte le combinazioni possibili, e si limita a quelle che equipaggiano il veicolo in quel momento. Perciò si, il concessionario ha sicuramente visto altre auto uguali ma con cerchi da 18 e si sente in potere di affermare che “si può fare”. Ma non è così.

Il concessionario come può risolvere il problema?

Ci sono 3 differenti soluzioni per rimettere in strada il veicolo del nostro cliente. La prima soluzione è quella di far installare 4 cerchi da 17 pollici, originali Audi o di after-market omologati ECE, con relativi pneumatici, attenendosi per le dimensioni a quello che è indicato sul libretto di circolazione.

 

Questa è senz’altro la soluzione più veloce da mettere in atto e consentirebbe in poche ore di rimettere l’auto in circolazione, però potrebbe non soddisfare il gusto del cliente che di fatto ha acquistato un’auto con cerchi da 18 pollici, esteticamente più gradevoli, in questo caso si possono valutare le altre due soluzioni di seguito.
Un’avvertenza, se c’è la necessità di spostare il veicolo da casa del cliente al gommista più vicino o all’officina della concessionaria, è bene utilizzare una “targa di prova”, che consente di muovere l’auto coperti da una adeguata assicurazione.

La seconda soluzione possibile ed applicabile se l’auto ha cerchi da 18 pollici originali Audi è quella di richiedere al produttore tedesco il nulla osta per l’allestimento di queste ruote. In questo caso bisognerà rivolgersi ad un concessionario ufficiale, il cliente non ha specificato se ha acquistato tramite un rivenditore generico o tramite Audi, che farà richiesta del nulla osta. Una volta ricevuto bisognerà recarsi in motorizzazione per effettuare la trascrizione sul Libretto.
Per dovere di cronaca, se lo stesso identico veicolo, nei mesi ed anni successivi è stato omologato anche con ruote maggiorate, sarebbe possibile ottenere la trascrizione anche senza avere il nulla osta del produttore, ma per esperienza, nessun funzionario che conosca ha mai approvato tale trascrizione senza il documento ufficiale della casa produttrice dell’auto.

La terza ed ultima soluzione, è quella di avvalersi del Decreto Ruote N.20 del 10 gennaio 2013 che “Regolamento recante norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruota, nonché procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione”

Vediamo però nel dettaglio quali caratteristiche devono avere i cerchi ed il veicolo:

A quali veicoli è applicabile il Decreto ruote 20?

La normativa è applicabile a tutti i veicoli che nel libretto di circolazione, nella sezione (J), riporta uno dei seguenti valori: M1 per gli autoveicoli, M1G per i veicoli Suv o fuoristrada. Il decreto non è applicabile per i veicoli omologati autocarro.

I cerchi devono essere omologati NAD

L’omologazione NAD è una normativa esclusivamente italiana e viene regolamentata nel sopracitato decreto 20. Permette di installare sul veicolo misure di pneumatici che non sono riportare sul libretto di circolazione in base al COC (Certificato di Conformità) che stabilisce quale sia l’accoppiata ruota veicolo idonea.

Ma si possono montare pneumatici qualsiasi?

La risposta è no. Le dimensioni degli pneumatici compatibili e quindi omologabili sono riportati sul certificato COC del cerchio. Vanno rispettati parametri molto precisi di dimensioni e rotolamento. Soprattutto non va trascurato il codice di carico e di velocità che deve essere uguale o superiore al minimo indicato sul libretto di circolazione nelle dimensioni già omologate. Purtroppo, molto spesso questo è il motivo per cui spesso la trasformazione non è possibile farla. Facciamo un esempio pratico per capire bene questo concetto.

Supponiamo di avere una VW Golf del 2020 che a libretto porta come unica misura 205/55R16 91V, ed il nostro ipotetico cliente decide diomologare una ruota da 19 pollici che sul certificato COC riporta come misura omologata 225/35R19. Sul mercato purtroppo questa dimensione ha un indice di carico e velocità di 88Y, anche se la velocità (Y) andrebbe bene in quanto superiore, non è possibile omologarla perché il carico 88 è inferiore.

Allegato E, di cosa si tratta?

Una volta acquistati i prodotti (gomme+cerchi) è necessario installarli prima di recarsi in motorizzazione per il collaudo. Questo va fatto da un meccanico professionista che deve rilasciare l’allegato E, sia che effettui il montaggio completo o che installi un kit già assemblato, ovvero una dichiarazione di corretta installazione. Una cosa molto importante, il gommista o meccanico che rilascia il modello deve avere la propria sede nella stessa provincia della Motorizzazione.

“Vabbè, allora faccio la procedura di richiesta e nel frattempo posso circolare…”

A proprio rischio e pericolo. Come già detto all’inizio di questo articolo ho ben precisato quali siano i rischi di circolare con un veicolo non omologato, e questo vale anche per chi ha prenotato il collaudo in motorizzazione. È bene fare l’installazione delle ruote un giorno o due prima di recarsi alla verifica.

In conclusione, nel caso specifico descritto qui sopra, dovrà essere la concessionaria a scegliere quale strada percorrere per sistemare il problema e accontentare il proprio cliente e, a mio avviso, facendosi carico delle spese necessarie alla risoluzione.

Chiaramente, queste procedure sono valide anche per chi ha deciso di allestire il proprio veicolo con ruote maggiorate rispetto alle originali.

Alcuni consigli…

Quando acquistate un veicolo usato è sempre un’incognita, perciò cerco di riassumere alcuni piccoli consigli per un acquisto responsabile e consapevole.

  1. Fate sempre un’indagine sul suo valore dell’auto. Un prezzo troppo basso deve destare qualche perplessità, cercare online su siti specializzati il valore del veicolo proposto.
  2. Far vedere il veicolo ad un meccanico specializzato. È molto utile far visionare il mezzo ad una persona con adeguate competenze, l’occhio esperto potrebbe vedere problemi legati al motore, alle parti meccaniche del gruppo ruota o alla trasmissione e mettervi in guardia da possibili spese di manutenzione.
  3. Verificare il libretto delle manutenzioni. Controllare che il precedente proprietario abbia effettuato tutti i tagliandi regolarmente e magari chiedere informazioni all’ultima officina che ha curato l’ultimo intervento se ha particolari segnalazioni sul mezzo.
  4. Controllare che il kilometraggio sia quello reale. Purtroppo, si registrano ancora casi di operazioni fraudolente per ridurre i kilometri del veicolo, ricordiamo che si tratta di un reato penale, pertanto è bene fare qualche controllo incrociato, verificando i km segnati dal meccanico che ha fatto i tagliandi, far leggere il dato registrato nella centralina del veicolo, oppure consultare il sito “il portale dell’automobilista” che registra il kilometraggio in fase di revisione (questo solo con veicoli con oltre 4 anni di vita), ecco il sito dove poter fare la ricerca: https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-ultima-revisione
  5. Ultimo, ma come abbiamo visto non meno importante, verificare la correttezza dei dati riportati a libretto, fra cui l’omologazione delle ruote, rispetto a all’allestimento del veicolo

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